domenica 13 novembre 2016

Facebook se usato bene allunga la vita!

A quanto sembra il tanto discusso social fb dovrebbe allungare la vita o almeno migliorarne la qualità.
Uno studio che proviene ed è stato reso noto dall’Università di San Diego mostra chi è solo, non parli con alcuno e soffra in maniera smisurata di solitudine abbia un fattore di rischio di mortalità così come il fumo e alcol, al contrario invece di chi può beneficiare di forti relazioni sociali, anche usando i social network, che ottiene una maggiore speranza di vita

Un tempo ed anche ora per la verità si diceva e si sentiva parlare spesso che un’alimentazione sana ed il movimento allungavano la vita.
Ora, si pensa e dalla ricerca universitaria di cui vi ho parlato precedentemente, se viene usato con moderazione anche Facebook influirebbe.
Come sopra ho detto chi lo sostiene è uno studio dell’Università californiana di San Diego, che è stato pubblicato su Pnas, la rivista ufficiale della United States National Academy of Sciences, e riportata dal New York Times.
benefici di facebook

A quanto sembra e la relazione universitaria lo dimostra e ne parla, è stato condotto un test dai ricercatori sui dati di 12 milioni di californiani, che sono utenti o meno del social. Tra questi sono stati evidenziati i presenti nei registri dei decessi, che avrebbero dimostrato che più relazioni sociali si hanno e più si vive. Verosimilmente Facebook avrà più iscritti morti che vivi entro la fine del secolo". Non solo, anche avere rapporti sociali più numerosi e maggiormente solidi nel tempo aiuta a vivere meglio e, dunque, potenzialmente di più.


In particolare, chi è presente e partecipa attivamente sui social network ha il 12% di probabilità in meno di morire entro l’anno di chi non è social.
"L’integrazione sociale online", si legge nel titolo dello studio pubblicato sulla rivista scientifica, "ridurrebbe il rischio di mortalità". Ovviamente questo apre non poche polemiche e nuove prospettive alla ricerca.

"In realtà", spiega William Hobbs che ha coordinato lo studio, "non si tratta di una scoperta, ma di una conferma".
Già nel 1979 la sociologa Lisa Berkman aveva elaborato una teoria secondo cui chi beneficia di forti relazioni sociali ha maggiore speranza di vita. Quello che hanno fatto Hobbs e la sua squadra è stato vedere se le regole che valevano nel ‘79, quando il personal computer era di là da venire, valgono anche oggi che ognuno può letteralmente portarsi in tasca migliaia di contatti grazie ai social network. Tuttavia, un po’ come gli integratori vitaminici, le amicizie virtuali non possono sostituire del tutto le relazioni interpersonali reali. "Interagire on line, spiega Hobbs, appare salutare quando l’attività è moderata ed è complementare alle interazioni personali".
Nel 2008, quando Facebook aveva appena quattro anni, un sociologo inglese aveva avvertito del pericolo di una nuova sindrome, la "friendship addiction", "amico-dipendenza", che stava esplodendo con la "caccia all’amico".


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