lunedì 8 agosto 2016

Le ansie che possono rovinare le vacanze!

Estate, tempo di vacanze, ci si rilassa e si riposa, ma sarà proprio vero?
Ecco come conquistare il benessere, e superare le ansie che possono rovinare le vacanze.
Le vacanze sono già iniziate da tempo ormai, almeno per i più fortunati, o stanno iniziando, le nostre città iniziano a svuotarsi, manca veramente poco all’agognato riposo, ma…ecco in agguato l’ansia.
Sono infatti molte e diverse le paure che possono accompagnare e rovinare una vacanza ed alcune rischiano di comprometterla completamente.
Fobia da vacanza

La dottoressa Paola Vinciguerra, che è niente di meno che presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, ha descritto le 7 angosce legate ai viaggi.

 1) ANSIA DEL NUOVO, DELLO SCONOSCIUTO: la paura del nuovo ci costringe spesso a rimanere sempre negli stessi luoghi. Quest’ansia “ci porterà a rinunciare a mete diverse in cui potremmo avere la sensazione di correre dei pericoli, poiché non abbiamo alcun punto di riferimento, conoscenze, come la stessa lingua” spiega la psicologa.


 2) PAURA DI VOLARE: È spesso sottovalutata da molti, non viene riconosciuta ed in genere si tende a non ammetterla. “I nostri amici si dirigono verso mete esotiche, verso città da scoprire e noi ci ritroviamo tagliati fuori, diversi. Gli altri partono e noi ci troviamo più o meno da soli a fare lo stesso giro rigorosamente in Italia” spiega e riporta la dottoressa che poi raccomanda di identificare questa paura, affrontarla e risolverla.
 3) PAURA DELLA PERDITA DI CONTROLLO: Chi soffre di questa paura “tenderà a fare solo quello che gli darà la sensazione di non doversi affidare agli altri. Si rischia di rendere la vacanza una sorta di tabella di marcia dove tutto deve accadere esattamente come previsto. Anche solo come suggerimento o contrattempo viene vissuto come un’intrusione” spiega la psicologa.
 4) PAURA PER I FIGLI: Uno dei molti modi per rovinarsi la vacanza, a scapito del relax, è l’ansia che ai figli possa sempre accedere qualcosa di brutto. Anche se si è in un posto (tipo un villaggio turistico) a misura dei più piccoli. “I bambini percepiscono le emozioni dei grandi e avranno la sensazione di essere in un posto insicuro, minaccioso, e vorranno essere portati via senza poter giocare con i compagni” spiega la dottoressa.
 5) PAURA DI DENUDARSI: “Le persone in piena forma sono pochissime, questo è quanto afferma la dottoressa Vinciguerra e tra l’altro gli insicuri di solito tendono a denigrare il proprio aspetto. Se è al mare, la vacanza rischia di essere considerata un pericolo, fonte di disagio e vergogna”. Con la paura di denudarsi c’è il rischio che le persone scelgano di rinunciare alle loro passioni come prendere il sole, nuotare, tuffarsi, preferendo mete diverse, più “adatte” ad un corpo imperfetto. Al contrario, “se invece non rinunciano, si vedono sulle spiagge corpi avvolti con parei nei modi più improbabili per coprire i punti critici, persone sedute con il fiato sospeso per non far vedere che hanno un po’ di pancetta o i tessuti rilassati” racconta la psicologa.
 6) PAURA DI NON AVERE LA CONNESSIONE INTERNET: Si tratta di una nuova paura, molto diffusa nei nostri tempi, che riguarda tutte le fasce di età. “Un figlio adolescente non verrebbe in vacanza con i genitori se non ci fosse la possibilità di essere sempre connesso. Poter postare sui social foto, video e commenti sta divenendo per loro l’unico modo di esistere. Ma anche i grandi non stanno benissimo, staccare il contatto con il mondo virtuale crea spesso delle vere e proprie crisi di astinenza e la scelta delle vacanze è fortemente condizionata da questo a discapito di altre necessità o curiosità”.
 7) PAURA DEL TERRORISMO: Anche questa è una delle nuove paure, legata agli ultimi fatti di cronaca. Sta incidendo “sia sulla scelta delle mete sia su quella dei mezzi di trasporto, ma anche sulle cose che decidiamo fare: si eviteranno concerti, assembramenti, mete altamente rappresentative del nostro vivere occidentale. La paura gestirà le nostre scelte rischiando non solo di rovinare la vacanza ma, forse portandoci a fare cose in realtà più rischiose” conclude la psicologa Vinciguerra.

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